Non sono mai stata una tipa romantica, forse perché da bambina mi chiamavano con un soprannome maschile e vestivo salopette di jeans e capelli corti, o perché da adolescente di smancerie non ne avevo poi vissute così tante. Non tolleravo che i miei genitori ballassero i lenti alle feste, ed ho sempre avuto difficoltà a capire le amiche che si scambiavano i pelouche con i fidanzati al liceo. Tra i miei corti preferiti, Winnie the Pooh e il giorno di non valentino!
Ma diciamo le cose come stanno, per quanto mi sia creata la fama di “bestiaccia”, alla fine a chi non fa piacere un po’ di sana melense romanticheria? Di quella che ti alza la glicemia e ti fa venire gli occhi a cuoricino, almeno una volta ogni tanto?
E così anche io ho ceduto ai gesti morbidi che non sono fragilità, ma semplicemente un modo spontaneo per prendersi cura di chi ci osserva e ci ama cosi come siamo. E mi sono anche rilassata, finalmente, accogliendo ogni pensiero di romanticheria che mi è stato regalato in questi anni.
Passare una giornata alle Terme è stata l’ultima coccola che ho ricevuto, avvolta in un morbido accappatoio.
Tra idromassaggi, bagno turco e saune al profumo di erbe di montagna sono volata lontano per qualche ora, immersa nella piscine di acqua calda del parco di QC Terme . Un bel pre-San Valentino direi, perché finalmente anche io ho sdoganato certe feste, a modo mio.
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