Nove caselle non sono abbastanza – Il mio “Best2017” parte I

Ammiro l’approccio “less is more” , le case minimaliste e le persone che riescono a non riempirsi di “ciarpame” , aspirerei ad essere essenziale, se non fosse che mi piacciono gli oggetti, i piccoli ricordi , le decorazioni.

Sono forse al limite dell’accumulatrice seriale ma sentirmi dire che riesco sempre a creare un’atmosfera accogliente e che nella mia casa a volte ci si sente più a casa che nella propria (citazione della mia amica Violetta) mi ripaga della frustrazione di non riuscire ad essere un pò meno di quello che sono.

Cconfort lo chiama disordine , io invece lo chiamo “my style”, girare lo sguardo e vedere in ogni angolo qualcosa che ricordi un luogo, un evento, una persona o semplicemente il bello.

Tutto questo per dire che in tempi di “bestnine2017” a me non bastano nove caselle per raccontare e condividere tutto quello che di bello c’è stato in quest’anno.

E vi diro’ di piu’, io ho bisogno di ricordare anche le cose meno belle del 2017 per esorcizzarle e far si che non si ripresentino nell’anno che verrà.

Gennaio l’ho iniziato con il colpo della strega (questo lo mettiamo tra i worst) a suon di punture mi sono ripresa e a metà mese ero già in pista a preparare  i “dumplings” al vapore con la mia amica Vivian arrivata da Shanghai per un team building. Vivian è Taiwanese, guai a chiamarla  Cinese perché c’è una grande differenza culturale, come me si divide tra i cantieri e la cucina e dietro quel suo essere “tough” come direbbero gli inglesi nasconde un dolcezza inaspettata. E’ arrivata nella mia casa alle 4 di pomeriggio e alle 8 avevamo preparato 120 ravioli, una zuppa, un pollo in agrodolce, polpette di carne, verdure saltate; non chiedetemi come sia stato possibile ancora non me ne capacito. Di gennaio ricordo anche una cena solitaria a Londra finita con questa foto. Lui è David Wigg , gli appassionati dei Queen dovrebbero sapere che è l’unico giornalista a cui Freddie Mercury concedeva le interviste. Seduto al tavolo di fianco al mio l’ho osservato incuriosita mentre prendeva appunti su un taccuino , ha iniziato chiedendomi come fosse la mia zuppa (di pesce) ed abbiamo finito per parlare delle sue interviste ai beatles, di Freddie Mercury , e della sua “Londinesità” vera. Sono convinta che la vita ci riserva sempre delle belle sorprese, basta essere ben disposti  all’accoglienza.

Febbraio è stato il mese del “diamoci un taglio” ; dopo 10 anni di onorato servizio ho mandato in pensione la mia acconciatura da “madonnina” e optato per un caschetto scapigliato. Mai scelta fu piu’ felice , soprattutto in vista della settimana bianca in Alta Badia, con elmetto sulla testa almeno sei ore al giorno , le terme a fine giornata e e tutto il resto. Decisamente Approved

Marzo è il mese del mio compleanno , ebbene si sono nata sotto il segno dei pesci, per chi ci crede dicono di noi che siamo persone creative, buone, generose, in poche parole dei semplici “broccoli”! Il momento piu’ atteso è stata la cena (a sorpresa) nel ristorante Per Me , chef stellato Giulio Terrinoni che Cconfort ha organizzato per festeggiare. Lui ama  le sorprese, farle e riceverle e vien da sé che  il problema mi si ripresenta come un boomerang a Settembre quando è il suo di compleanno, perché io ho tante buone qualità ma non quella di saperlo stupire!

Poi c’è stata  la scoperta di Roccaraso per l’ultima discesa della stagione, il pranzo nel nuovo ristorante Attimi di Heinzbeck, e l’inizio dei viaggi a Capri, una vera e propria staffetta degna di giochi senza frontiere, soprattutto quando il bollettino ti regala mare molto mosso mentre ti accingi a prendere l’aliscafo. La mia prima trasferta della Roma a Milano in visita alla mia amica Eugenia che è stata irrimediabilmente rapita da Stefano. Ma chi è causa del suo mal pianga sé stesso, perché sono stata io che li ho fatti conoscere!

La risposta al perché sono come sono , sta nel mese di Aprile, da due genitori che si sono sposati il primo del mese potevamo non aspettarci un “pesce di Aprile”? E cosi quest’anno abbiamo festeggiato i loro 50 anni di matrimonio. Gratitudine e sto. Poi c’è stata Claudia,  di Amiche di Smalto,, una nuova amicizia nata dalla passione comune per i social e il mio catering a tema per il suo Beauty Party all’accademia l’Oreal, una collaborazione che mi ha riempita di orgoglio. Ed ecco  Pasqua. Capri , io , Cconfort  la nostra Matildeboxer, ve ne ho parlato qui.

Maggio è stato il mese in cui finalmente abbiamo deciso “il quando”, l’incosciente  desiderio di sposarci c’era da  tempo,  se non fosse che per riuscire ad individuare il mese più appropriato abbiamo dovuto consultare calendario alla mano, l’oracolo, l’oroscopo di fox il pendolo, e l’aiutino da casa! E’ stato estratto Settembre, noi siamo quelli del last minute , vi risparmio le difficolta sulla definizione del giorno, perché abbiamo rischiato di celebrare senza i rispettivi genitori. Ho poi continuato le mie triangolazioni, Parigi-Barcellona-Londra ,  partecipato  al mio primo Contest “risate e risotti” e ci ho infilato dentro anche un week end lungo con i miei a Capri, regalo per le loro nozze d’oro. Io i miei e Matildeboxer, come essere felici con poco. Dimenticavo Rudy Zerby a Piazza di Siena,  il mio debole per i “rosci” non si smentisce mai e l’ho fermato per una foto (no selfie pls) perché poche ore prima lo stavo ascoltando su radio deejay. E si,  vi confermo che Maggio ha 31 giorni anche nel mio calendario e nei week end non ho lavorato (almeno non da architetto).

Giugno il mese delle sfide con me stessa, il giro in barca all’Elba, con la piccola disavventura che nonostante tutto non mi ha fatto rimpiangere il desiderio di navigazione a vela che mi assale almeno una volta l’anno. Mare si ma con moderazione per quanto mi riguarda. La semifinale del contest, nella cucina della Chef Accademy di Terni insieme ad 11 food blogger, ma di quelli veri, mi ha dato la conferma che i limiti sono solo nella nostra testa; mi sono trovata faccia a faccia con il tartufo  – che non amo, non mangio e non utilizzo – e con grande soddisfazione  ho elaborato  la mia ricetta “l’amore ai tempi del tartufo”  scelta tra le finaliste dalla giuria. Lo ricorderò per le nuove amicizie, Cristiana, Sara, Alice, Angela, Ilaria , le sorelle Bianca e Marta, tutte appassionate di cucina come me, con le quali è nato uno scambio a distanza fatto di condivisione , consigli e tante battute per animare virtualmente  i momenti piu’ difficili. La mia esperienza in questo mondo nel quale sto entrando in punta di piedi mi ha per ora regalato solo positività ed energia, l’approccio è sempre lo stesso aperto e senza presunzioni , quello che attira intorno a  me persone simili. E per non farmi mancare proprio nulla, sono entrata. a far parte della famiglia “Cool Cousin”  , perché la voglia di condividere per me non è mai abbastanza.. [to be continued..]

1 Reply to "Nove caselle non sono abbastanza - Il mio "Best2017" parte I"

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    Emily Dicembre 30, 2017 (11:43 pm)

    It really was a pleasure to watch your Year in motion Chef Clochard- from the rocky seas to the simplicity of your beautiful wedding. An architect that likes clutter? I agree with you and somehow you make all these trinkets that you have a collected along the way into colourful souvenirs for us all to see. I am so happy to have been a part of your year even though for a few hours in a pompous London restaurant! Wishing you and Claudio the very best for 2018!

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