Una Pasqua a quattro zampe – l’isola di Capri

Le mie amiche lo sanno. Potete mettermi su una barca in mezzo ad un mare cristallino e potrei benissimo fare a meno di fare un bagno, ma non portatemi sulla neve senza farmi sciare perché potrei commettere una follia.

Tra mare e montagna la montagna vince sempre sia in estate che in inverno, ma Capri è un’eccezione, soprattutto perché questa che vi sto per raccontare è stata una minivacanza pet friendly.

In Italia e soprattutto da Firenze in giu’ non è semplice viaggiare con un peloso, e la prima difficoltà l’ho trovata nella prenotazione dell’Hotel, perché non sono molti ad accogliere gli animali.La scelta vincente è stata l’ Hotel il Gatto Bianco che ha riservato per la nostra Matilde una stanza nuovissima con pavimenti in piastrelle decorate , un bel balcone vista giardino con tavolo e poltroncina , ed un pergolato dove la mattina abbiamo potuto fare colazione tutti insieme. Pastiera fatta in casa, brioche calde ed un buffet invitante è stato il buon risveglio della nostra vacanza. L’ incontro tra Matisse e Matilde , il gatto principe dell’hotel è stato movimentato ma senza grossi traumi per entrambi.

FullSizeRender 1

Matisse

Il sig. Renato e la moglie sono proprietari gentilissimi ed accoglienti, cosi come tutto lo staff dell’Hotel che ci ha aiutato in ogni nostra necessità. La posizione al centro di Capri, ma soprattutto vicina ai giardini ci ha permesso di portare fuori Matilde spesso e comodamente, anche quando ha pensato bene di svegliarmi alle 6 di mattina!

 

Ma vi devo anche raccontare dell’Hotel Minerva , dove ho soggiornato per lavoro, prima che arrivasse Matilde, vivendo un piccolo sogno. Luigi e Antonino , i fratelli che gestiscono l’hotel mi hanno accolta come a casa, la vista dalla Hall apre il cuore ed ho lavorato accanto al camino seduta sul sofa’ come fossi nella mia mansarda. Il papà (ingegnere) ha avuto una cura particolare nella ristrutturazione e nell’arredamento, la posizione ha viste incantevoli e la colazione sulla terrazza non può che regalare risvegli felici. Dalle torte fatte in casa ai pancake tutto è perfetto, servito su bellissimi piatti decorati e bicchieri colorati. Un Hotel come casa, la linea da bagno di Carthusia. That’s it.

Per arrivare a Capri il viaggio è un po’ articolato, con Trenitalia il posto per il vostro peloso si può prenotare solo alla biglietteria (on line il servizio non è attivo) e non c’è un’area riservata, quindi ho scelto il posto 1 della carrozza che essendo singolo ha spazio sufficiente per far stare comoda anche Matilde. So invece che con Italo esiste il posto dedicato con la sagoma del cane. Ricordate di portare con voi la museruola e il libretto del vostro amico perché è obbligatorio.

 

Da Napoli al molo Beverello dove partono gli aliscafi siamo andati in metro (sono 2 fermate) ma se si trova un tassista benevolente è più semplice (a ritorno abbiamo pagato 20 euro e Matilde ha viaggiato dietro insieme a noi). Sull’aliscafo la museruola è obbligatoria per salire, un po’ di sofferenza per la nostra boxerina che essendo un molosso ha per natura problemi a respirare, ma una volta dentro si è sdraiata tra me e Claudio e l’abbiamo potuta liberare. Il suo biglietto si fa alla biglietteria del porto e il tragitto dura 50 minuti.

Arrivati a Capri vi consiglio la funicolare, sempre con obbligo di museruola, è gratis per i nostri amici. I bus purtroppo non accettano i cani l’alternativa è il taxi.

Le passeggiate da fare a Capri sono molte, e per alcune di queste con un po’ di attenzione ho potuto tenere Matilde libera di scorrazzare tra vegetazione, scalette e fontanelle. Il percorso che dal centro del paese arriva all’Hotel Punta Tragara (in parte realizzato dall’arch. Le Corbusier) si trova proprio di fronte ai Faraglioni, prosegue passando sopra a Villa Malaparte (la famosa abitazione di Curzio Malaparte progettata dall’arch Libera negli anni ’40 – anche se molti la attribuiscono allo stesso Malaparte) arrivando fino all’Arco naturale. Sono circa 4 km di vialetti, macchia mediterranea e architettura, l’ultimo tratto di scale sembra non finire mai ma la vista sull’arco Naturale ripaga di tutte le fatiche.

 

 

 

Un’altra camminata meno faticosa ma altrettanto piacevole è stata quella fino al Belvedere di Punta Cannone, si parte sempre dalla Piazzetta e si costeggiano ville spettacolari e una vista sul centro di capri che spazia dai Faraglioni ai Giardini di Augusto, alla Certosa di San Giacomo.

 

I giardini di Augusto hanno accolto anche Matilde, si vede la via Krupp dall’alto (realizzata alla fine dell’800 dall’omonimo industriale per raggiungere agevolmente Marina Piccola dalla sua residenza all’Hotel Quisisana), un serpentone in pietra che lascia senza parole. La Certosa di San Giacomo non accoglie i cani, quindi l’abbiamo ammirata solo dall’esterno.

Lungo la strada che dalla Certosa porta ai giardini mi sono fermata alla profumeria Carthusia, gli interni sono ancora quelli originali in legno, ed i profumi hanno una storia antica che risale ai padri priori della Certosa.

 

Tutti questi stimoli visivi ed olfattivi ci hanno fatto venir fame, e tre sono i luoghi dove ho scelto di mangiare e che sono entrati nella lista dei miei Maipiusenza.

La colazione o lo spuntino si fa alla tavola calda Buoncore, dove le signore con il grembiule azzurro come usava nelle pasticcerie di una volta, servono dal timballo alle polpette alla pastiera, senza far mancare un gelato artigianale che in certe ore della giornata crea file interminabili.

buonocore

 

Per un pranzo (o cena) easy a base di pesce e con un rapporto qualità prezzo da 5 stelle c’è la Pescheria le Botteghe dove lo stesso pesce che si vende viene cucinato espresso. Ci siamo stati più volte assaggiando l’insalata del giorno, la frittura, i paccheri e l’hamburger di tonno, tutto buonissimo, fresco e con una attenzione particolare al concept. La cucina a vista è piacevolissima ed ordinata, i piatti di portata sono tutti in materiali riciclabile con un design divertente e nuovo, i proprietari gentili e sempre pronti. Bravi Veramente! Perché non è vero che a Capri è tutto caro quello che è buono!

Anche Matilde ha apprezzato, perché i tavoli alti laccati di azzurro, lasciano spazio ai nostri pelosi pur essendo il locale piccolo.

Il ristorante Villa Margherita è il posto che vorrei. La cucina dove chiederei lo stage.

Insomma, la sintesi perfetta tra una location semplice ma elegante, prodotti locali prevalentemente provenienti dall’orto di famiglia, e una cucina contemporanea che esalta la tradizione grazie allo Chef Caprese. Pietro e la moglie Paola, simpatici padroni di casa trasmettono l’amore per l’accoglienza e la voglia di far vivere ai clienti un’esperienza lontana anni luce dal turismo mordi e fuggi che invade l’isola. Una volta varcato il loro cancello sono stata incantata. Dalla semplice Caprese alla frittura, il risotto ai frutti di mare e i ravioli Capresi non c’è stato nulla che non avrei ripetuto, (e l’ho fatto!) cosi come i dolci per cui lo “chef de partie “merita un plauso speciale.

Solo due volte nei mie viaggi culinari sono stata invitata a visitare la cucina, e non c’è stato per me momento più emozionante, che quello di essere stata accompagnata dallo Chef nel tempio dove ogni giorno crea le sue magie.

Ma capri è anche “negozietti” ovvero piccoli gioielli nascosti tra vicoletti e archi. Molti li trovate nella via delle Botteghe una stradina stretta dove è facile fare “scouting” di vestitini e accessori fuori dal comune.

La Capannina è la bottega giusta se cercate un ottimo limoncello e qualche particolarità tipica dell’isola.

limoncello

I famosi sandali Capresi sono quelli di “Fiore “dove potete passare ore a scegliere modello, decoro e colore.

fiore

ma la mia vera scoperta è stato “Eco Capri – sogno di laetitia” una boutique che grazie a Federico fa rivivere l’eclettismo della nonna Laetitia Cerio, nell’omonimo palazzo di famiglia. Oltrepassare l’arco e sostare nel piccolo cortile fa subito respirare un’aria buona d’altri tempi e mentre Federico ha coccolato Matilde, ho potuto ammirare i tessuti e gli oggetti, e scattare alcune foto.

Fuori dalle rotte ufficiali del lusso, basta essere curiosi, un po’ sfacciati e aprirsi alle chiacchiere partenopee per scoprire la parte chic e nuova dell’isola che rinasce da tradizioni e storie antiche.

 

DOVE ANDARE

www.cittadicapri.it

DOVE DORMIRE

Hotel Il Gatto Bianco

www.gattobianco-capri.com/

Hotel La Minerva

www.laminervacapri.com/it/index

DOVE MANGIARE

Tavola Calda Buonocore – Via Vittorio Emanuele 35 Capri

Pescheria le Botteghe – via le botteghe 18 Capri

Ristorante Villa Margherita https://www.ristorantevillamargheritacapri.com

DOVE PERDERSI TRA ARCHITETTURA MODA E DESIGN

Villa Malaparte

Hotel Punta Tragara

Certosa di San Giacomo

Giardini di Augusto

Via Krupp

Belvedere Punta Cannone

Carthusia (I profumi) http://www.carthusia.it/

Fiore (i sandali) www.fiorecapri.it/i-sandali/

Eco Capri (le stoffe stampate) https://www.ecocapri.com/

La Capannina Piu’ (enoteca) www.capanninacapri.it/it/ilbar/

2 Replies to "Una Pasqua a quattro zampe - l'isola di Capri"

  • comment-avatar
    Emily Aprile 27, 2017 (8:11 am)

    Good advice on where to go – Hotel Minerva looks like a special place!

    • comment-avatar
      Alessia Maggio 13, 2017 (4:04 pm)

      yes emily..you feel like a princess…definitively.

Leave a reply

Your email address will not be published.