Nove caselle non sono abbastanza – Il mio saluto al 2017 parte II

Luglio col bene che ti voglio , ma io non amo l’estate e quest’anno è stato particolarmente pesante vivere con il condizionatore dalle otto alle otto. La ricorderò come l’estate degli incendi, perché in quasi tutti i viaggi fatti che fossero in treno o in macchina , ne ho sempre avuto uno a creare l’elemento a sorpresa.

Come sempre riesco a trovare i lati positivi; il giro  al fresco dei Castelli Romani, la possibilità di indossare leggeri vestiti a fiori stile gipsy ,  aver sfruttato un’occasione di lavoro per fare un lungo  week end  a Porto Cervo con Cconfort, di cui vi ho raccontato qui.

Abbiamo salutato pepe’ , la cagnetta di famiglia salvata dalla strada anni prima, ed accolto spot , un quasi jack russel  bisognoso di affetto. Poi ci sono state di nuovo Londra, Barcellona, Francoforte e la finale di risate e risotti al Borgo San Faustino. Ho affrontato una prova dura a testa alta e con soddisfazione, ho rivisto le amiche incontrate mesi prima e passato due giornate indimenticabili, stretto nuove amicizie , ringraziato Luca Puzzuoli,  l’organizzatore,  per tanta gioia. E pubblicato il mio racconto , ricetta inclusa, che grazie allo chef Gregori Nalon mi aveva messo faccia a faccia con coppa di maiale, peperone , pesca limone pecorino parmigiano , il tutto da combinare in un unico piatto con il riso come protagonista.

Ed è stato il mese del Vestito, si quel vestito, perché la fortuna ride agli audaci, e io ho lasciato che lui venisse da me, senza fretta e ansia zero.

vestito da sposa

Barcellona. Mezz’ora di tempo, tra una riunione e un sopralluogo, cinque abiti provati, un gruppo what’s up, la mia amica spagnola. Detto fatto, perché  per scegliere un vestito da sposa non serve tempo e neanche un’emorragia sul conto in banca, solo idee chiare.

Io e il mio vestito abbiamo viaggiato in  treno per Madrid, volato da Madrid a Parigi e siamo rientrati da Parigi a Roma in una tre giorni che neanche la Ferragni avrebbe fatto meglio.

Eccoci ad agosto, gli inviti inviati , il menu deciso, la location in costruzione perché quando dico mettere in cantiere di sposarsi intendo alla lettera, per vivere con suspense fino all’ultimo giorno tra ruspe , elettricisti e sopralluoghi settimanali nella cantina di PalazzoTronconi dove abbiamo fatto la festa.

E poi come ogni estate c’è stata la vacanza ad Ostuni, perché ci possono essere alluvioni, carestie, code interminabili, sciopero dei benzinai,  ma la settimana di ferragosto sta al trullo di Iole come la cioccolata a San Valentino.

Le mie scorte al mercato, il pranzo da Cibus, la festa Vicentina , la raccolta dei fichi nei tratturi, le cene nei trulli e le masserie, la festa di ferragosto e tutte le cose che amo, il relax della cucina all’aperto, i profumi di origano  le passeggiate tra i campi. Ma la semplicità è una condizione che non tutti sanno accogliere per essere felici, e bagagli alla mano abbiamo iniziato  la nostra transumanza da un trullo ad una masseria per trovare un pò di leggerezza dopo una delusione che è ancora viva.

Si guarda avanti, addio al nubilato , Milano 26 agosto. Tra una cena in balera e un volo in aerogravity ancora sono piena di gratitudine per avere delle amiche che mi hanno messa al centro dei loro pensieri senza tralasciare nessun dettaglio.

Settembre, il matrimonio, dieta ferrea per rientrare nel vestito e il meteo. Nell’estate piu’ calda e secca dell’anno il 10 settembre le previsioni passavano da nubifragio a ciclone senza possibilità di scampo; ed io che amo la pioggia e avrei voluto sposarmi in inverno sono stata accontentata. Ho avuto  quella luce che attraversa le nuvole e rende le vigne dorate,  un pò di brezza fresca  a far ballare le foglie, e le gocce di pioggia per rendere ogni cosa poesia. Se mai dovessi fotografare la felicità la fermerei in quel giorno di nuvole e tepore, dove intorno ho avuto solo sorrisi,  amore e un grande Chef ad accompagnarmi.

Poi c’è stato di nuovo il blog, la voglia di imparare e due incontri illuminanti tanto voluti. Quello con Giulia (Scarpaleggia ) e Tommy (Tommaso Galli) a Firenze e con la vita che vorrei, il sorriso che ti contagia, la simpatia che va oltre , la passione che ti regala energia. Jul’s kitchen non è solo un blog, ma uno stile di vita dal quale sono ispirata e al quale aspiro, per dar corpo alla voce che è in me e forma alle idee che come in una centrifuga frullano costantemente. Posso solo dire Grazie.

E Marika (Milano)  di Breakfast & Coffee; un open day allo IED , una bella persona curiosa e volta all’ascolto, un workshop di foodphotography per iniziare a mettere basi serie, l’inizio di  un’amicizia che guarda avanti verso interessi comuni e condivisione di intenti. Gratitudine per  ogni preziosa parola.

Ad ottobre mettiamoci dentro qualche trasferta a Serravalle, sempre Barcellona e Londra che non fa mai male con Hyde Park e le foglie dell’autunno.  Un giretto agli altipiani di Arcinazzo per non farsi mancare la corsa di Matildeboxer in mezzo ai prati, la spesa al mercato della domenica e il pranzo in trattoria.

Ho incontrato Filippo Magnini senza realizzare chi fosse, ma la foto comunque gliel’ho chiesta hai visto mai..fotografato torte e minestre, scritto fino a tardi e composto set  la mattina presto, viaggiato avanti e indietro per Barcellona con la stessa disinvoltura con cui la mattina prendo il motorino e vado in ufficio. E cucinato , preparato torte di notte, primi di giorno, inventato ricette da sola ed insegnato  dolcetti ai bambini perché ai corsi non rinuncerei mai.

Novembre è stato New York e Las Vegas, l’aereo cancellato e la corsa in aeroporto, l’esperienza con Valerio nostro nipote, la maratona, il Columbus day, il Gran Canyon , gli occhi incantati, le montagne rosse e le mie amiche Sara e Carmelina che rivedo sempre con gioia. L’11 settembre e il memorial che mi commuove ogni volta.

Barcellona e Londra, sempre e comunque e l’inizio della corsa verso l’obiettivo. La nuova amicizia con Serena (Bri) Cucinaserena, il festival della pasticceria, gli aperitivi alla scoperta di Monti e la foto con la gopro.

Dicembre è due date. Il 22 di Barcellona e il 27 di Roma dove io e Cconfort abbiamo posto la prima pietra per costruire la nostra futura famiglia.

La “blogghitudine” che mi ha rapita  mi ha fatto intrecciare “amicizie” virtuali fatte di Buongiorno , condivisioni, battute e interessi che guardano verso la stessa direzione. Da una città e l’altra ci scambiamo saluti  incitamenti e consigli con, Roberta (Castrichella) Robysushi, Miriam (Bonizzi) , Federica Costantini Dolcisenzaburro e tante altre igers come un tempo si faceva con le amiche di penna ,  unisco i puntini e non posso che vedere un’unica figura quella delle passioni comuni.

In questo anno denso e intenso dove i mesi sembrano avere 60 giorni e le settimane 14 giorni ho perso qualche affetto per strada, ma riempito il salvadanaio delle emozioni con tante  nuove monete .

Quindi 2017 volte grazie per questo sguardo che volgo indietro verso una strada lastricata di ricordi intensi e felici.

 

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